Giuseppe Conte risponde su X al ministro Tajani, respingendo le accuse di estremismo al M5S e criticando il governo.
La polemica tra Giuseppe Conte e Antonio Tajani si infiamma dopo una dichiarazione del ministro degli Esteri che accusa il Movimento 5 Stelle di essere una forza “sempre più estremista”. Il leader M5S ha scelto il social X per replicare pubblicamente, con toni duri ma articolati.
Nel suo lungo post, Conte scrive:
“Gentile ministro Antonio Tajani, ha appena rilasciato una dichiarazione davvero abnorme: ‘Il Movimento 5 stelle è una forza sempre più estremista… ed è alla guida di chi usa il linguaggio violento e se ne deve assumere la responsabilità’.”
Conte spiega di aver evitato finora il confronto, ritenendo le polemiche “pretestuose, costruite ad arte”, e difende la senatrice Maiorino, chiarendo che le sue parole non erano un insulto personale, bensì una critica politica:
“Basta infatti riascoltare la dichiarazione della senatrice Maiorino per appurare che non ha inteso affatto darle del ‘prezzolato’ da Israele, ma ha suggerito un’assimilazione riguardante il Suo comportamento (‘lei si comporta come uno di quegli influencer …’) che esprime un duro giudizio critico.”

Gaza, silenzi e responsabilità: la denuncia di Conte
Il cuore del post è una critica netta al comportamento del governo italiano rispetto alla crisi a Gaza. Conte accusa l’esecutivo di indifferenza e propaganda, collegando il tutto a una linea politica ambigua:
“Continuate a glissare sul genocidio in corso a Gaza, mostrando una indulgenza che piuttosto si addice al piano di propaganda attuato dal Governo israeliano, che da ultimo ha assoldato anche gli influencer per provare a nascondere la realtà dei fatti.”
Secondo Conte, attribuire al M5S un linguaggio violento è inaccettabile, mentre la vera violenza è:
“Nella realtà dei fatti che ci ostiniamo a non vedere o che sostanzialmente ci lasciano indifferenti. La violenza è nel silenzio complice di chi ha la responsabilità di onorare il sentimento di umanità che prova il popolo italiano.”
Per questo l’ex premier invita il governo a seguire l’esempio della Spagna:
“Se proprio non ve la sentite di stare in prima linea, almeno adottate le misure decise dalla Spagna, in modo da chiarire… che l’Italia non difende più e non si considera più alleata di un governo criminale, responsabile di un genocidio.”
Un richiamo alla coerenza politica
Conte chiude con un richiamo personale a Tajani, ricordando il periodo in cui era presidente del Consiglio durante la pandemia:
“Mentre lavoravo giorno e notte… venivo sommerso da accuse gravi e dirette, persino di essere un ‘criminale’. A rivolgermi queste accuse era Giorgia Meloni, attuale premier, il suo migliore alleato. Signor ministro, allora lei dov’era?”
Infine, la stoccata più diretta:
“Le sue premure contro il linguaggio violento sono il frutto di una sensibilità maturata solo di recente?”
Con questo intervento, Conte riapre una frattura profonda tra il M5S e il governo, toccando temi come l’etica pubblica, la comunicazione politica e l’impegno dell’Italia in scenari di crisi internazionale.
Gentile ministro @Antonio_Tajani,
— Giuseppe Conte (@GiuseppeConteIT) September 12, 2025
ha appena rilasciato una dichiarazione davvero abnorme: “Il Movimento 5 stelle è una forza sempre più estremista… ed è alla guida di chi usa il linguaggio violento e se ne deve assumere la responsabilità”. Sin qui non sono intervenuto perché…